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L’obbligo di assicurazione per i veicoli fermi

Obbligo di assicurazione anche per i veicoli fermi? Negli ultimi anni, il panorama normativo in materia di responsabilità civile automobilistica ha subito una trasformazione significativa, introducendo regole più stringenti volte a garantire una tutela sempre più estesa per i terzi danneggiati. Tra le novità più rilevanti vi è l’obbligatorietà della copertura assicurativa anche per i veicoli fermi, indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dal loro utilizzo. Questa evoluzione normativa, che trae origine dalla direttiva europea 2021/2118, recepita in Italia con il decreto legislativo 184/2023, rappresenta un cambiamento cruciale per proprietari di veicoli privati, aziende e settori specifici come quello agricolo.

Un quadro normativo più inclusivo: dal contesto europeo al recepimento italiano

La direttiva europea 2021/2118 è nata con l’intento di uniformare le legislazioni degli Stati membri in materia di responsabilità civile automobilistica, eliminando le discrepanze che spesso creavano zone grigie nella tutela assicurativa. In particolare, si è reso evidente come anche i veicoli non circolanti possano rappresentare un rischio per terzi, giustificando così l’estensione dell’obbligo assicurativo.

In Italia, questa direttiva è stata recepita attraverso una modifica all’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni Private. La nuova normativa stabilisce che tutti i veicoli a motore, inclusi quelli parcheggiati in garage o in aree private, debbano essere coperti da una polizza di responsabilità civile. Questa misura amplia significativamente il campo di applicazione dell’obbligo assicurativo, andando a colmare le lacune del passato.

I motivi alla base della riforma

La decisione di estendere l’obbligo assicurativo anche ai veicoli non in movimento non è arbitraria. Al contrario, si basa su considerazioni pratiche e giuridiche ben fondate. Anche un veicolo fermo, infatti, può causare danni significativi.

Un esempio comune è quello di un veicolo parcheggiato in pendenza che, a causa di un malfunzionamento del freno di stazionamento, si muove accidentalmente e provoca danni a persone o cose. Analogamente, un incendio che si sviluppa in un garage privato può coinvolgere un veicolo, causando danni ingenti ai beni circostanti.

In questi casi, la mancanza di una copertura assicurativa avrebbe conseguenze gravi sia per il proprietario del veicolo sia per i terzi danneggiati, che potrebbero non ricevere un adeguato risarcimento. L’obbligo di assicurazione per i veicoli fermi mira dunque a garantire una tutela completa, riducendo il rischio di situazioni non coperte.

Sanzioni per il mancato rispetto della normativa

Il mancato adempimento all’obbligo di assicurazione comporta sanzioni rilevanti, sia in termini economici che amministrativi. Le multe possono variare da 800 a oltre 3.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. Tuttavia, la normativa prevede una riduzione delle sanzioni (fino a un terzo) se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica.

Oltre alla sanzione pecuniaria, sono previste misure accessorie come il sequestro del veicolo e il fermo amministrativo. È importante sottolineare che tali conseguenze si applicano anche ai veicoli fermi in aree private, a meno che non siano espressamente esclusi dalla normativa (ad esempio, veicoli radiati o privi di componenti essenziali per il funzionamento).

Esenzioni e deroghe: chi è escluso dall’obbligo

Nonostante l’ampliamento dell’obbligo assicurativo, esistono alcune deroghe previste dalla normativa. Sono esclusi:

  • Veicoli radiati dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o destinati alla demolizione;
  • Veicoli privi di componenti essenziali, come motore o ruote, che non possono essere utilizzati per la circolazione;
  • Veicoli esportati all’estero, per i quali è stata completata la procedura di radiazione.

Queste eccezioni riflettono un equilibrio tra l’esigenza di garantire una tutela estesa e la necessità di evitare oneri inutili per i proprietari di veicoli non più idonei alla circolazione.

La sospensione della polizza: un’opzione limitata ma utile

Per i proprietari che non intendono utilizzare il proprio veicolo per un periodo prolungato, alcune compagnie assicurative offrono la possibilità di sospendere temporaneamente la polizza RC auto. Questa opzione, sebbene utile, è stata limitata dalle nuove disposizioni normative, che prevedono una durata massima di sospensione pari a 10 mesi, prorogabili solo previa comunicazione formale alla compagnia.

Per i veicoli di interesse storico, le regole sono leggermente più flessibili: la sospensione può superare gli 11 mesi, purché venga notificata con almeno cinque giorni di preavviso. Questa possibilità è particolarmente apprezzata dai collezionisti e dagli appassionati di auto d’epoca, che spesso utilizzano i propri veicoli solo in occasioni particolari.

Le difficoltà operative e le richieste del settore

Nonostante le buone intenzioni alla base della normativa, la sua applicazione pratica presenta alcune criticità. Ad esempio, molte compagnie assicurative non offrono polizze specifiche per i veicoli fermi utilizzati esclusivamente in proprietà private. Questo rappresenta un problema per le aziende agricole, che spesso possiedono macchine operatrici non targate utilizzate solo all’interno dei propri terreni.

Un passo avanti per la sicurezza, ma con margini di miglioramento

L’estensione dell’obbligo di assicurazione ai veicoli fermi rappresenta un’importante evoluzione normativa, che mira a garantire una maggiore uniformità e tutela per tutti i cittadini. Tuttavia, per rendere questa normativa davvero efficace e sostenibile, è necessario affrontare le criticità emerse durante la sua applicazione.

I proprietari di veicoli sono chiamati a prestare massima attenzione alle nuove regole, verificando la propria posizione assicurativa e valutando eventuali adeguamenti. Solo così sarà possibile evitare sanzioni.

Scopri di più. Vai alla pagina della Assicurazione Auto

Disclaimer: questo articolo ha carattere puramente informativo. Non pretende di essere aggiornato o di contenere dati corretti. Per avere informazioni aggiornate visitare il sito della compagnia unipolsai.it

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